Bienvenidos a Cuba

La mia prima esperienza “intercontinentale” alla volta “De La Isla” Cuba!!!

14 febbraio 2000: la mia prima esperienza “intercontinentale” passaporto in tasca, biglietto aereo in mano parto da Milano Malpensa alla volta “De La Isla”.. Cuba!!!
Assieme ad altri colleghi conosciuti sul volo, dopo circa 10 ore atterriamo finalmente all’aeroporto di Holguin, sono le 02:00 locali.
Un pullman ci attende per condurci alla struttura che ci avrebbe ospitato per 3 giorni. Strade buie, stanca dal lungo viaggio, guardo fuori dal finestrino.. in lontananza delle luci.. stiamo arrivando in un paesino.. passiamo alcune vie deserte.. e.. ci ritroviamo ad al centro di una piazza dove alcuni ragazzi con uno stereo, che farebbe invidia ai “paninari anni ‘80” ballano sulle note di ritmi caraibici. Bienvenidos a Cuba.. la vida es un carnaval.
Questa è la Cuba autentica.
Proseguiamo il nostro trasferimento abbiamo ancora un po’ di strada.. arriviamo a destinazione e sfiniti andiamo a dormire.
Alcune ore dopo siamo già svegli causa Jet lag, si apre un nuovo giorno che accompagnerà poi quelli a venire. Ci fermiamo in questa struttura 3 giorni nei quali ci isoliamo dal mondo, guardando l’Oceano per la prima volta e affondando i piedi nella sabbia che sembra borotalco, ammirando tramonti da mozzare il fiato.

Havana, città di Che Guevara, e Guardalavaca, splendida località di mare

4° giorno: Escursione in volo su Havana.
Partiamo alla volta di Havana che vedremo e vivremo solamente per un giorno purtroppo il tempo è limitato e siamo a Cuba pur sempre per lavoro!!! Abbiamo ancora molte strutture da visitare e valutare a Sud dell’Isola.
Arriviamo in aeroporto ad attenderci un Tupolev Russo da 15 posti, ci sale il panico conosciamo fin troppo bene la triste storia di questi aerei, sommata alla manutenzione approssimativa dei Cubani.. preghiamo di arrivare a destinazione sani e salvi.. entriamo, ci sediamo: sedile instabile, finestrini con condensa interna, cinture che si slacciano semplicemente con uno sguardo.. la mettiamo sul ridere.. l’hostess molto gentile passa con un vassoio pieno di piccole e gommose caramelle.. speriamo siano sedative!!!!!
Mi prendo il posto in 1° fila davanti a me la porta della cabina di pilotaggio.. partiamo a fare da sottofondo la canzone di Celine Dion MY HEART WILL GO ON ecco non è di buon auspicio.. non so se devo ridere o piangere.. ma a 20 anni sei incosciente.. ad ogni minima virata dell’aereo la porta della cabina si apriva battendo sulla carlinga mostrando ai nostri occhi i due piloti al comando.. ma ne è valsa la pena.. perché stiamo atterrando ad Havana.
Havana città di Che Guevara, anima della rivoluzione, città decadente in stile coloniale ma con un fascino unico, la sua anima è viva, la sua anima (come tutta quella dell’Isola) è la gente. Persone che si avvicinano a te incuriosite, che scambiano due parole guardando le telecamere sui lampioni, perché la polizia li controlla che non infastidiscano i turisti.. ma loro sono puri e ti fanno mille domande: da dove vieni, com’è il tuo paese.. ti invitano a ballare, ti invitano a vivere l’isola, con i suoi ritmi lenti dove tutto ha un sapore, dove la vita ha un sapore.. nelle vie ogni portico profuma di Mojito e di musica che sa di storia.
Ci aggiriamo assetati di scoperta tra le sue piazze, tra il suo mercato colorato, saliamo fino al forte sostando vicino al palazzo di Fidel ascoltando il suono del Malecòn e del mare.
E’ sera e arriviamo in aeroporto, per fortuna il volo di ritorno è un aeromobile più grande di quello della mattina, rientriamo a Santiago e guardando Havana dall’alto, la salutiamo e la ringraziamo per tutto quello che ci ha trasmesso.
Ultimi 3 giorni: Guardalavaca.
Trascorriamo gli ultimi tre giorni a Guardalavaca splendida località di mare, la più bella di Cuba. A 50 km da qui si trova Holguin, città natale di Fidel Castro, chiamata la “ciudad de los parques” con le sue 3 piazze principali dove i ragazzi se la spassano, gli anziani chiacchierano sotto gli alberi o sulle panchine. Saliamo sulla collina detta “Loma de la Cruz” che con i suoi 460 gradini ci permette di ammirare un panorama superbo!!
Rientro
Il nostro lavoro si conclude dopo una settimana alternata da visite a strutture e conoscenza dell’isola.
Non posso non trovarmi d’accordo con Cristoforo Colombo che quando approdò nell’ottobre del 1492 su queste spiagge disse: “
.. la terra più bella che occhi umani videro..” ed è proprio così.. questa è la mia Cuba!!!! 

AUTORE


Clara Colitti

Viaggiare apre la mente e il cuore.

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